Proletari di tutti i paesi, unitevi!

9 LUGLIO 2022:
SCENDETE IN STRADA: SOSTENETE LA GUERRA POPOLARE IN INDIA

Tutte le principali contraddizioni si accentuano su scala planetaria. Nei vari continenti i padroni imperialisti fomentano la guerra e la distruzione, aumentano l’oppressione e lo sfruttamento e scatenano il loro assalto sanguinario contro i popoli del mondo. I segni del caos, della miseria e della fame sono visibili ovunque. Il genocidio in corso nello Yemen, i costanti tentativi di cancellare la Palestina, la guerra reazionaria contro i popoli in Turchia, Perù, Filippine e vari altri, la guerra reazionaria non dichiarata ma non per questo meno reale contro i popoli di paesi come Brasile e Messico, le guerre che infuriano in più parti del mondo. Questi vampiri, gli imperialisti e i loro compagni, strangolano le masse nei loro paesi mentre allo stesso tempo affilano i loro coltelli da macellaio per rivoltarsi l’uno contro l’altro per decidere con la forza se gli yankee-Imperialisti devono continuare nella posizione di predone dominante o qualcuno degli altri ladri può prendere il loro posto. Ma l’oppressione genera resistenza e i popoli cercano e trovano modi per contrattaccare. Gli eroici popoli del mondo hanno dimostrato più e più volte al mondo, sconfiggendo in guerre prolungate anche la macchina da guerra più letale che si sia mai vista nella storia, gli yankee e i loro alleati, che un popolo oppresso, purché persista nella lotta armata e confidi nella propria forza, può raggiungere la vittoria. Questo può accadere anche quando le rivolte popolari o lotte di liberazione nazionale hanno una direzione reazionaria, ma in tal caso la “vittoria” non può realmente liberare realmente il popolo dal giogo dell’imperialismo. Questo processo può verificarsi più e più volte, i popoli lottano e vincono ma vengono traditi dai falsi dirigenti. In questo senso, contro l’imperialismo dell’imperialismo e di fronte alla lotta ed alla resistenza dei popoli, la questione di fornire una direzione corretta, che serva veramente al popolo, diventa cruciale ed è in questo contesto che tutti gli oppressi e gli sfruttati devono volgere gli occhi all’India.

La guerra popolare in India indica la strada da percorrere

Il Partito Comunista dell’India (maoista) ha costruito un potente esercito popolare, l’Esercito Guerrigliero Popolare di Liberazione (PGLA), che difende gli interessi dei lavoratori, dei contadini e di tutti gli altri settori del popolo che si oppongono al reazionario Stato indiano, che serve gli interessi dei capitalisti burocratici, dei proprietari terrieri e dell’imperialismo straniero. Il PGLA solleva le masse alla lotta e le organizza per combattere con le armi  in mano per distruggere lo Stato reazionario e costruirne uno nuovo che serva i popoli dell’India e non i succhiasangue. Oggi, in diverse parti del campo dell’immensa geografia del paese, sono stati creati comitati popolari rivoluzionari. In questi comitati popolari la terra è stata distribuita al suo coltivatore, tutte le leggi reazionarie sono state abolite, l’oppressione delle donne è combattuta ferocemente e i governanti delle masse sono le masse stesse. Una nuova società sta nascendo in mezzo alla vecchia. Questi comitati popolari rivoluzionari contano ora milioni di persone che vivono in essi e, nel loro insieme, sono diventati fiorenti basi di sostegno della rivoluzione indiana. Seguendo il percorso di circondare le città dalle campagne, la guerra popolare avanza, per piccoli passi, verso la conquista del potere politico nel secondo paese più popoloso del mondo. Questa lotta ardua e prolungata, guidata da un vero partito comunista, è un potente faro di speranza e di ispirazione per tutti coloro che vogliono vedere la fine dell’incubo imperialista e che lottano per la costruzione di una società libera dall’oppressione e dallo sfruttamento.

Abbasso la guerra contro il popolo!

Il vecchio Stato indiano, come macchina burocratico-militare al servizio dei nemici del popolo, ha fatto di tutto per annegare nel sangue la lotta delle masse. Indipendentemente dalla fazione delle classi dominanti che hanno occupato le posizioni di governo, non c’è stata, né ci può essere, una strada per loro diversa da quella di approntare e dispiegare operazioni di guerra controrivoluzionarie contro la marea che avanza dal movimento popolare in generale e contro la sua punta  avanzata, il movimento rivoluzionario guidato dal PCI (maoista). Il famigerato regime reazionario e genocida guidato da Modi, conosciuto nel mondo per i suoi vili crimini contro i musulmani in India e la sua misoginia dilagante, ovviamente non è da meno in questo sporco affare. Le Operazioni “Green Hunt”, “SAMADHAN” e “Prahar” sono campagne reazionarie portate avanti secondo la logica imperialista imperialista della “Guerra di Bassa Intensità”, che include non solo misure militari (genocidio e repressione contundente), ma anche le politiche “sociali” (come il “soccorso e l’assistenza” da parte dei difensori armati del vecchio ordine, cioè vengono usate la fame e la miseria delle masse come arma). A questo si accompagna come parte integrante la guerra psicologica (con l’intimidazione e la diffusione di apposite menzogne). Il regime di Modi utilizza tutte queste “tattiche” mentre promuove il corporativismo religioso bramanico hindutwa più sciovinista. Nel loro sforzo morboso usano anche l’Esercito e l’Aeronautica contro il popolo. Un esempio recente sono stati i massicci bombardamenti aerei contro le masse a Chhattisgarh il 15 aprile di quest’anno, dove sono stati utilizzati più di 50 droni. Tutte queste offensive dei nemici del popolo dimostrano solo la loro impotenza contro la guerra popolare e porteranno loro sicuramente solo un amaro raccolto per i reazionari determinando invece una crescente incorporazione di combattenti nelle file rivoluzionarie.

Avanti nella costruzione del fronte antimperialista!

Bisogna sostenere l’eroica lotta delle forze rivoluzionarie guidate dal PCI (maoista) e diffondere le informazioni sulla Guerra popolare a tutte le forze progressiste e all’opinione mondiale in generale. Questo compito fa parte del nucleo stesso di qualsiasi movimento antimperialista conseguente. La bandiera della rivoluzione indiana deve essere tenuta ferma e servire da grido di guerra contro l’imperialismo e tutti i suoi compagni. Bisogna denunciare il carattere genocida del vecchio Stato e del regime che lo guida. La repressione e la persecuzione contro il movimento popolare, le minoranze nazionali, i “dalit” e tutti gli altri settori delle masse oppresse devono essere combattute con solidarietà pratica. Dobbiamo opporci alla soppressione dei diritti democratici fondamentali, come la libertà di espressione. La solidarietà con le migliaia e le migliaia di prigionieri politici deve essere rafforzata e i casi di eminenti intellettuali progressisti come il poeta Varavara Rao e il professor G.N. Saibaba non devono essere trascurati da chi vuole difendere i diritti del popolo. Il vero internazionalismo significa sostegno morale, politico e materiale, pratico, alla lotta rivoluzionaria. Qualsiasi altro approccio, che pretenda di utilizzare questa lotta per interessi meschini, equivale solo a trafficare. In questo senso, come parte di alcuni passi iniziali verso la costruzione del fronte antimperialista, invitiamo tutti gli amici della rivoluzione indiana a realizzare una Giornata di azione internazionale congiunta a sostegno della guerra popolare in India il 9 luglio di quest’anno. Sì Scendiamo in strada con azioni forti e rumorose che portino speranza e gioia al popolo e paura e disperazione agli apologeti dell’imperialismo!

¡VIVA LA GUERRA POPULAR EN LA INDIA!

ABBASSO L’IMPERIALISMO!

PROLETARI E POPOLI DEL MONDO, UNITEVI!

Firmato da:

Brasile: Fronte rivoluzionario per la difesa dei diritti del popolo

Turchia: AGEB (Unione dei lavoratori migranti in Europa)

Perù: Movimento Popolare Perù

Ecuador: Fronte di Difesa delle Lotte del Popolo

Messico: Corrente del Sol Rojo

Colombia: Fronte rivoluzionario anti-imperialista

Germania: Lega contro l’aggressione imperialista (Amburgo) e

Comitati delle donne rosse

Austria: Comitato di sostegno alla guerra popolare in India

Spagna: Collettivo Interanzionalista Proletario

Finlandia: Liga Antiimperialista

Norvegia: Fronte Rosso

Dinamarca: Colectivo Antiimperialista

Francia: Comitato Nuovo Brasile